Imposta di bollo deposito titoli: cos’è e come si calcola

Pubblicato: 12 Maggio 2023 di Redazione

L’imposta di bollo deposito titoli è forse una delle tasse che i traders, e insieme a loro anche gli investitori professionisti, detestano di più pagare: questo non solo perché va a toccare i loro investimenti, ma anche perché tutti gli anni sembra aumentare in modo considerevole.

Nel 2018 infatti ha toccato la soglia record del 33%, mettendo i risparmiatori in crisi e scoraggiando anche gli aspiranti investitori. Insomma, sembra che non ci si possa davvero liberare di questo spauracchio e che lo stesso sia destinato ad aleggiare sui conti deposito e investimento italiani per l’eternità…

Ma è davvero così? Oppure esiste un modo per non pagare legalmente l’imposta di bollo deposito titoli?

Tassa: 💸 Imposta di bollo deposito titoli
❓ Cos’è: Contributo fiscale introdotto nel 2011
👥 Chi colpisce: Persone fisiche e giuridiche titolari di conto deposito o dossier titoli
💶 A quanto ammonta: 0,20% dei rendimenti
📅 Quando si paga: Coincide con l’estratto conto (31 dicembre)
✅ Come non pagarla: Usando broker CFD

In questo articolo diamo soluzioni a riguardo e in più parliamo di come investire senza pagare questa imposta o qualsiasi altro tipo di commissione. Un’anticipazione: basta rivolgersi a broker come eToro (che tra l’altro permette di fare Copy Trading – trading automatico copiando professionisti).

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    Imposta di bollo deposito titoli: cos’è

    Prima di mostrarti come fare per non pagare in modo legale l’imposta di bollo deposito titoli, iniziamo a vedere insieme cos’è e in che modo influisce sul conto deposito e su quello dedicato agli investimenti.

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    Imposta di bollo deposito titoli: esiste un modo legale per non pagarla?

    L’imposta di bollo deposito titoli, come dice il nome, è una tassa che si deve pagare sulle giacenze presenti sul proprio conto deposito titoli.

    Tale imposta è stata introdotta da Mario Monti nel 2011 con il decreto Salva Italia e colpisce conti correnti e conti deposito.

    A quanto ammonta l’imposta di bollo deposito titoli? Se hai centomila euro sul tuo conto, con la nuova percentuale in vigore dovrai pagare all’incirca duecento euro.

    Certo, si tratta senza dubbio di una somma piccola, ma per la maggior parte degli investitori si tratta comunque di una bella seccatura, anche perché con duecento euro si può davvero fare altro, ad esempio uscire una sera a cena oppure acquistare quel vestito che si desidera da tanto tempo o trascorrere il weekend in qualche luogo esotico.

    Imposta di bollo deposito titoli: come si calcola

    Qual è la base imponibile da prendere a riferimento? L’imposta di bollo deposito titoli si calcola sul due per mille della cifra che è stata depositata all’interno del proprio conto deposito.

    Una volta questo due per mille veniva calcolato anche sulle piccole cifre, ma fortunatamente nel 2014, grazie anche alla nuova Legge di Stabilità che è stata varata per cercare di tirare fuori l’Italia dalla crisi e farla ripartire a livello economico, quest’obbligo è decaduto.

    Ciò vuol dire che i proprietari di un conto deposito che racchiuda una cifra inferiore ai 17.100 euro non sono più costretti a pagare il minimo di 34,20 euro. Pertanto i piccoli investitori, o gli aspiranti traders, che desiderano iniziare ad investire su una piattaforma di brokeraggio online, non vengono neanche penalizzati da questa tassa.

    La nuova Legge di Stabilità del 2014 non ha portato solo vantaggi agli italiani, ma anche numerosi svantaggi: se infatti i proprietari di conti deposito al di sotto dei 17.100 euro hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, gli altri si sono visti aumentare la tasse, che è passata quindi dallo 0,15 allo 0,20%, registrando un aumento record del 33,33%.

    L’imposta di bollo deposito titoli si paga sempre quando viene emesso un nuovo estratto conto, che può avvenire a scadenza annuale, semestrale, trimestrale o addirittura mensile.

    Questa tassa, oltre ai conti deposito e ai risparmi, tocca anche le azioni, le obbligazioni, le polizze assicurative o sulla vita, i conti bancari e postali e, più in generale, tutti gli strumenti finanziari attualmente in circolazione in Italia.

    Imposta di bollo deposito titoli: quando si paga

    Abbiamo detto che la scadenza per il pagamento coincide con l’emissione di un nuovo estratto conto, variabile a seconda dell’istituto di credito.

    In linea generale, la data più utilizzata è il 31 dicembre. Se a tale scadenza hai un conto deposito o un dossier titoli aperti, la banca è tenuta a prelevare lo 0,20% dei rendimenti.

    Il calcolo viene eseguito a partire dal valore di mercato: in assenza di questo si prenderà a riferimento il valore nominale o di rimborso degli strumenti finanziari oggetto di tassazione, evidenziati al 31/12 di ogni anno di imposta.

    L’imposta di bollo deposito titoli viene versata all’Erario direttamente dall’intermediario (istituto di credito) e addebitata sul conto del cliente.

    Imposta di bollo deposito titoli: come non pagarla in modo legale

    Pochi traders lo sanno, ma esiste un modo per non pagare l’odiata imposta di bollo deposito titoli che invece è molto conosciuto dai possessori di un conto su eToro (clicca qua per saperne di più): il broker infatti, oltre a permettere di non pagare la tassa in modo legale, offre numerosi altri vantaggi.

    Innanzitutto l’uso della piattaforma è completamente gratuito. Inoltre, a differenza di quello che accade se il trader decide di avvalersi di un broker estero, non è previsto il pagamento di alcun tipo di commissione né tanto meno sono presenti dei costi fissi.

    In più il broker online, sebbene sia ancora relativamente “giovane”, è diventato molto popolare in Italia anche per un altro aspetto: è l’unico a proporre il social trading, ovvero la possibilità di fare trading sul mercato Forex, su quello delle criptovalute e sugli altri, copiando le mosse degli investitori più bravi.

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    Imposta di bollo deposito titoli: eToro, il trading con CFD permette di non pagarla.

    In che modo? Semplice: una volta aperto il conto su eToro (clicca qua per il sito ufficial), si può selezionare liberamente tutti gli investitori e i traders con le performance migliori e che in passato sono riusciti a guadagnare grazie alle azioni fatte sul broker.

    Questo meccanismo, che è forse uno dei più performanti e completi per quanto riguarda l’ambito del trading automatico, è accessibile sia ai traders che non hanno il tempo di seguire le quotazioni del mercato 24 ore su 24 sia a quelli più inesperti o che devono ancora perfezionare la loro strategia.

    Il copy trading, oltre a permettere di generare un profitto fin da subito, consente di apprendere le tecniche principali che stanno alla base del trading finanziario e anche di vedere come si comportano i fuoriclasse del settore nelle varie situazioni proposte dal mercato.

    Imposta di bollo deposito titoli: cos’altro c’è da sapere?

    Anche se operando su eToro (clicca qua per saperne di più) non dovrai pagare nessun tipo di commissione né tanto meno l’imposta di bollo deposito titoli, ci teniamo a precisare che il trading con CFD richiede comunque il pagamento di una tassa.

    Inoltre, prima di intraprendere qualsiasi passo in questa direzione e diventare trader, ti consigliamo di agire con prudenza e di ricordarti che, quando fai trading online, il tuo capitale è a rischio.

    Con ciò vogliamo dirti che, operando sui mercati dei broker autorizzati e legali, potrai sì guadagnare, ma soltanto dopo aver studiato il funzionamento delle quotazioni e dopo aver pensato bene alla strategia che vuoi adottare.

    Tuttavia, se manterrai la calma e una mente lucida in ogni situazione, ti possiamo assicurare che non solo potrai non pagare in modo legale l’imposta di bollo deposito titoli, ma in più potrai trarre molte soddisfazioni dal trading online.

    Il che significa probabilmente riuscire anche a generare dei guadagni molto interessanti grazie al copy trading di eToro (clicca qua per ottenere un conto demo gratuito). Scopri dunque quanto guadagna un trader facendolo in prima persona.

    Negoziare in CFD: come funziona per non pagare il bollo

    Potresti aver già intuito un paio di vantaggi dei CFD, ma cerchiamo di analizzarli e di aggiungerne altri. Ecco alcuni dei vantaggi e caratteristiche del trading in CFD:

    • Leva – La leva finanziaria dei CFD è molto più elevata rispetto al trading tradizionale. È possibile ottenere requisiti di margine anche solo del 2%. Il tasso di solito dipende dall’attività sottostante. Le azioni o le valute virtuale volatili, per esempio, possono raggiungere fino al 20%. Mentre i bassi tassi di margine ti permetteranno di assumere grandi posizioni con meno capitale, le perdite vi colpiranno più duramente.
    • Accessibilità – I migliori broker di CFD ti permetteranno di operare in tutti i principali mercati. Con così tanti mercati, questo significa che le ore di trading con i CFD sono di 24 ore al giorno. Meglio prima controllare le ore di trading del tuo broker.
    • Costo – I sistemi di trading con i CFD hanno costi minimi. Troverai molti broker che addebitano spese minime o nulle per entrare e uscire dalle negoziazioni. Invece di caricare commissioni i broker guadagnano i loro soldi in base allo spread. L’entità dello spread dipenderà dalla volatilità del sottostante. Si noti che di solito si tratta di uno spread fisso.

    Bassa regolamentazione

    • Meno regole di shorting – Alcuni mercati applicano regole che ti impediscono di fare shorting in certi momenti. Possono richiedere maggiori requisiti di margine. Il mercato dei CFD, tuttavia, generalmente non ha tali regole, in quanto non si diventa effettivamente proprietari dell’attività sottostante. Ciò significa nessun costo di di shorting.
    • Meno requisiti di day trading – Alcuni mercati richiedono un capitale significativo per iniziare a fare trading. Questo ti limita al numero di operazioni che potete effettuare e, a sua volta, a quanto profitto. Un trader di CFD online, tuttavia, può aprire un conto con un minimo di 100€.
    • Diversificazione – Puoi iniziare a fare trading con i CFD Forex, materie prime, le valute virtuali e i CFD su indici.

    Migliori piattaforme senza imposta di bollo

    Ecco una panoramica dei migliori broker per investire senza dover sostenere spese estenuanti. Utilizzando le migliori piattaforme di trading, infatti, sarà possibile investire senza commissioni, operando all’interno di sistemi sicuri e certificati, garantiti dalle licenze rilasciate da organi come la CySec e la CONSOB.

    I vantaggi non si esauriscono qui però: scopriamo cosa contraddistingue ognuna di queste scelte.

    eToro

    Fondato nel 2007 e con sede a Cipro, la stretta attenzione di eToro per il social trading e il copy trading ha sostenuto una rapida crescita che oggi vanta più di 12.000.000 di clienti in tutto il mondo. La piattaforma offre servizi anche per le criptovalute.

    La caratteristica chiave di questa piattaforma proprietaria unica nel suo genere è la facilità con cui un singolo cliente è in grado di implementare il copy trading. La piattaforma eToro offre molti trader che vogliono essere copiati e che seguono le regole di controllo del rischio.

    Questa accessibilità consente quindi ai titolari di conti al dettaglio di imitare le operazioni e le strategie di trading dei clienti di maggior successo, automaticamente e in tempo reale. Mentre altri broker hanno una capacità simile, nessuno di loro l’ha integrata con la comunicazione sui social media così come ha fatto eToro.

    Il copy-trading di per sé non è una garanzia di guadagno o perdita, bisogna scegliere bene chi copiare.

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    XTB

    Il nostro secondo nome è quello di XTB, una piattaforma leader nel settore dei CFD e del forex che è gestita da IOS Investment Limited, una società di investimento del Belize, e da F1Markets Limited, una società di investimento di Cipro.

    XTB offre il trading di CFD su quattro diverse classi di attività: forex, azioni, indici e materie prime. I trader possono scegliere di negoziare una qualsiasi delle oltre 270 attività finanziarie disponibili sulla piattaforma del broker.

    In qualità di rispettabile broker online, ha messo in atto rigidi requisiti di sicurezza e normativi per aiutare a proteggere i fondi degli utenti e le informazioni personali. Il broker offre una piattaforma potente e di facile utilizzo, che rende più facile per i trader accedere alle loro attività finanziarie preferite.

    Gli strumenti di trading qui disponibili sono vasti e mirano a rendere più facile agli utenti la navigazione sui mercati finanziari. Con una rapida esecuzione degli ordini e un sistema bancario sicuro, il trading di coppie di valute, azioni, indici e materie prime è facile da fare con XTB.

    Scarica il manuale di trading di XTB, iscriviti qui.

    Trade.com

    Trade.com è un broker online che offre Forex, valute criptate e altri strumenti. Fondata nel 2013, Trade.com è una società di trading gestita da Lead Capital Markets Ltd., con sede a Cipro, e pienamente autorizzata e regolata dalla Cyprus Securities and Exchange Commission (CySEC).

    Il broker offre eccellenti piattaforme di trading, tra cui MT4, con piattaforme di trading separate per azioni ‘live’ e ETF. Offrono anche una protezione del saldo negativo del conto, e un risarcimento per i clienti fino a 20.000 EUR, come parte del Fondo di compensazione degli investitori (ICF).

    Iscriviti gratis a Trade.com clicca qui.

    I clienti possono utilizzare sia la piattaforma di casa Trade.com WebTrader o la popolare e affidabile MetaTrader 4. La piattaforma WebTrader basata su browser è disponibile su qualsiasi dispositivo ed è completamente compatibile con i dispositivi mobili.

    Incorpora strumenti e indicatori di trading di alta qualità e offre l’accesso a oltre 2.000 attività. L’opzione MT4 è dotata di tutte le solite funzioni e plugin compatibili con la MT4, inclusi Expert Advisor e vari strumenti grafici.

    Ottieni il corso di trading online di Trade.com disponibile qui.

    AvaTrade

    AvaTrade è un broker globale di CFD e forex. È regolamentato da diverse autorità finanziarie internazionali, che garantiscono la sicurezza dei dati e dei fondi di tutti gli iscritti.

    AvaTrade offre diverse piattaforme di trading semplici da usare, affiancate da una piattaforma mobile particolarmente ben progettata: la AvaTradeGO. Il processo di apertura del conto è completamente digitale e senza alcuna difficoltà.

    Sul lato delle contrattazioni, AvaTrade ha un portafoglio prodotti molto fornito, composto da CFD e prodotti forex. Alcuni strumenti di ricerca standard, come le raccomandazioni di trading e i dati fondamentali sono disponibili su WebTrader.

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    Imposta di bollo deposito titoli non residenti

    Durante gli anni scorsi è sorto il dubbio di come la tassazione tramite imposta di bollo deposito titoli dovesse colpire anche i non residenti in Italia.

    L’Agenzia delle Entrate si è esposta in prima persona tramite la risposta a interpello n. 496 del 25 novembre 2019, facendo chiarezza sull’argomento.

    Dal punto di vista dell’istituto di credito che gestisce il conto deposito, questo è tenuto sempre a predisporre e inviare al cliente le comunicazioni periodiche soggette all’imposta di bollo. L’obiettivo è quello di mantenerlo sempre informato sulla posizione e il valore del prodotto finanziario.

    Dal punto di vista fiscale, però, i contratti di conto deposito con clienti non residenti in Italia non sono soggetti autonomamente all’imposta di bollo. Questa, infatti, è ricompresa nell’imposta sostitutiva.

     

    Conclusioni

    L’imposta di bollo deposito titoli è una tassa che, seppur applicata in percentuale ridotta, rappresenta comunque un costo che va a incidere sul nostro capitale. Per questo motivo è interessante sapere che esistono metodi di investimento che consentono di evitarla, in maniera del tutto legale.

    I broker CFD, ad esempio, offrono la possibilità di investire senza commissioni, riducendo i costi allo spread di mercato. Tra questi abbiamo voluto prendere in esame quelli che, a nostro avviso, sono i migliori esponenti della categoria, lasciandovi la possibilità di esplorarne le piattaforme e gli strumenti grazie ai loro conti demo gratuiti:

    Tassa: 💸 Imposta di bollo deposito titoli
    ❓ Cos’è: Contributo fiscale introdotto nel 2011
    👥 Chi colpisce: Persone fisiche e giuridiche titolari di conto deposito o dossier titoli
    💶 A quanto ammonta: 0,20% dei rendimenti
    📅 Quando si paga: Coincide con l’estratto conto (31 dicembre)
    ✅ Come non pagarla: Usando broker CFD
    Cos’è l’imposta di bollo deposito titoli?

    Si tratta di imposta da pagare se si ha un conto titoli che è stato aperto presso una banca.

    A quanto ammonta l’imposta di bollo deposito titoli?

    Attualmente è calcolata al 2 per mille del capitale depositato.

    Esistono modi legali per non pagare l’imposta di bollo?

    Sì, scegliendo di investire attraverso le piattaforme di trading online che permettono la negoziazione in CFD.

    Quali sono le migliori piattaforme per non pagare l’imposta di bollo?

    In questo momento i nomi più consigliati sono quelli di eToro, XTB, Trade.com e AvaTrade.

    Il nostro punteggio
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