Commodities currency: cosa sono e come investire
Pubblicato: 22 Aprile 2021 di roberto
Cosa sono le commodities currency, o di commodity currency? Si tratta di specifiche coppie di valute il cui valore dipende in buona parte dall’andamento delle materie prime.
Insomma, le commodities currency sono quelle valute il cui “prezzo” di mercato può dipendere dalle esportazioni di petrolio o di prodotti agricoli. Perché prenderle in considerazione? Semplicemente perché potrebbero aprirti un ventaglio di opportunità aggiuntive rispetto a quanto magari sei “abituato” a fare sul Forex.
In questa guida alle commodities currency cerchiamo di capire:
- le loro caratteristiche
- quali sono
- come puoi investire su di esse
Per farlo ci appoggeremo agli strumenti dei migliori broker in circolazione come eToro (sito ufficiale), che grazie al suo Copy Trading ti permette di ottenere gli stessi profitti di un professionista del Forex anche se non hai alcuna esperienza.
Questa però è solo la punta dell’iceberg: vediamo cosa c’è sotto.
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Indice
Commodity currencies: cosa sono e caratteristiche
Andiamo dritti al sodo. Con il termine commodity currencies ci riferiamo a particolari valute il cui valore è dovuto essenzialmente a:
- variazioni di prezzo di alcune materie prime che per quel determinato Paese sono molto importanti, tali da poter rappresentare una parte considerevole di PIL ed esportazioni;
- tasso di cambio fluttuante, in un mercato che risulta essere sufficientemente liquido, ovvero con notevoli volumi di scambio.
Ebbene, in questo scenario, sono davvero numerosi i Paesi (e non solo in via di sviluppo) che hanno una valuta che può essere definita come commodities currency.
Nelle prossime righe analizziamo quali siano queste nazioni che basano buona parte delle proprie attività economiche proprio sulla produzione e sull’esportazione di una o poche materie prime, e come seguire attentamente la loro evoluzione.
Prima però, vogliamo introdurre un altro concetto importante. Le commodities currency si prestano bene a strategie orientate al medio/lungo termine. Questo perché se prendiamo un lasso temporale inferiore notiamo come i picchi nei prezzi delle materie prime hanno una bassa correlazione con la quotazione delle coppie di valute.
Nel lungo termine, invece, questa correlazione diventa significativa, motivo per cui l’atteggiamento da assumere dev’essere orientata ad un timeframe piuttosto ampio.
Commodities currency: quali sono
Ogni qualvolta i prezzi delle materie prime vengono messi sotto pressione (ricordiamo ad esempio i timori relativi alla guerra commerciale tra USA e Cina), i bilanci di molti esportatori netti di materie prime e risorse fondamentali subiscono ripercussioni, indebolendo a loro volta le valute collegate.
In questi contesti, peraltro, non sono rare le fasi di rimbalzo e dunque vale la pena di approfondire questo argomento.
Una simile evoluzione è fisiologica. Ciò di cui la maggior parte degli investitori non si rende ancora conto è quanto alcune valute siano in grado di tracciare e seguire l’evoluzione di alcune materie prime.
Nelle prossime righe andiamo ad analizzare come questa correlazione si sia manifestata nel corso degli anni. L’obiettivo è quello di capire le relazioni tra valute e materie prime, così da fornire una base di partenza per gli investimenti futuri.
Dunque, ecco cinque valute mondiali che sono state influenzate dai prezzi delle materie prime e che potrebbero ancora essere influenzate dal loro trend nel prossimo futuro!
Dollaro australiano
Cominciamo con il dollaro australiano, una delle presenze più prevedibili all’interno di questa classifica.
L’Australia è il primo produttore ed esportatore mondiale di minerale di ferro, con una produzione utilizzabile di minerale di ferro di 880 tonnellate. Ciò significa che il suo prodotto interno lordo è molto sensibile alle variazioni di prezzo.
Ad esempio, nel momento in cui la domanda da parte della Cina, il più grande consumatore mondiale di minerale di ferro e il principale produttore di acciaio, si è ammorbidita, così anche il dollaro australiano ha ritracciato.
Ecco che potrebbe essere utile monitorare l’evoluzione delle previsioni di produzione del ferro e i suoi valori di mercato. Questi fattori potrebbero infatti impattare in misura non certo marginale sulle quotazioni del dollaro australiano nei principali cross internazionali.
Dollaro canadese
Anche il dollaro canadese non dovrebbe certamente rappresentare una sorpresa in questo breve elenco di commodities currency.
Il Canada è infatti il quinto produttore mondiale di petrolio, con una produzione media di 4,59 milioni di barili al giorno. Il petrolio rappresenta quasi l’11% delle esportazioni della nazione – quasi tutte inviate direttamente negli Stati Uniti.
La forte correlazione tra il dollaro canadese e i prezzi del petrolio è dovuta in gran parte al fatto che il petrolio è il maggiore contributore unico di valuta estera per la nazione.
Se il prezzo del petrolio dovesse continuare a salire, dovrebbe farlo anche il dollaro canadese. Di contro, nel caso in cui il prezzo del petrolio dovesse attenuarsi o calare, allora anche il dollaro canadese potrebbe sperimentare una fase più o meno prolungata di debolezza.
Rublo russo
Passiamo dunque al rublo russo. Si noti che rispetto al Canada e all’Australia, il mix di esportazioni russe non è così diversificato come si potrebbe pensare. Circa la metà delle sue esportazioni in termini di valore sono costituite da una combinazione di petrolio e gas naturale.
Ad oggi la Russia si trova al terzo posto tra le riserve di petrolio del mondo e al primo posto tra le riserve di gas naturale. Non deve sorprendere, quindi, che la sua valuta sia fortemente influenzata dal prezzo del greggio.
Quando il petrolio è sceso drasticamente, nel luglio 2014, così ha fatto il rublo sui mercati internazionali valutari. Tuttavia, la situazione sembra essere cambiata all’inizio del 2018, quando gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro Mosca per la sua presunta ingerenza nelle elezioni presidenziali del 2016.
Peso colombiano
La stessa vicenda può essere replicata per il peso colombiano.
In Colombia infatti le esportazioni di petrolio sono responsabili di circa il 20 per cento delle entrate statali e del 25 per cento delle esportazioni totali. Sebbene le esportazioni di petrolio siano scese da 12,7 miliardi di dollari nel 2015 a 8,26 miliardi di dollari, la produzione ha superato gli obiettivi con una media di 854.121 barili al giorno.
Con l’economia venezuelana ancora nel caos, la Colombia ha preso il suo posto come il quinto esportatore di petrolio negli Stati Uniti – uno dei più grandi mercati del mondo. Il paese, inoltre, è il quarto produttore del Sudamerica, con una produzione che non dovrebbe vedere grosse flessioni prima del 2030.
Sol peruviano
Concludiamo infine con il sol peruviano.
In questo caso è il rame è la più importante esportazione di minerali del Perù in valore, pari al 24% delle esportazioni per un valore di 8,77 miliardi di dollari. Con circa 81 milioni di tonnellate di riserve di rame, è il secondo produttore dopo il Cile. Come tale, il sol peruviano segue spesso i valori del metallo rosso.
Trading di commodities currency: migliori piattaforme
A questo punto, non possiamo che domandarci in che modo si possa fare trading di commodities currency con i migliori broker del mondo.
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Non si tratta nemmeno – per quanto intuibile – di una sibilla infallibile: per quanto si tratta di uno dei servizi più affidabili sul mercato, devi pur sempre accettare un margine di errore più o meno ampio.
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Conclusioni
Speriamo che queste brevi riflessioni sulle commodities currency e sui broker che ti permettono di fare del trading con queste valute, ti possano essere utili per poter migliorare l’efficacia delle tue azioni di investimento.
Ricorda che la correlazione tra materie prime e coppie di valute può fare la differenza nei tuoi investimenti, soprattutto se sei in grado di cavalcare l’onda al momento più opportuno.
Come sempre, ti invitiamo ad aprire un conto demo con ciascuno di questi broker, e utilizzarlo per un po’ di tempo al fine di comprendere quale delle diverse piattaforme di trading possa fare al caso tuo.
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Sono coppie di valute il cui andamento è legato a quello del prezzo di specifiche materie prime, rilevanti nell’economia di un paese.
Il loro valore dipende da variazione di prezzo delle materie prime e fluttuazioni del tasso di cambio.
Dollaro australiano, dollaro canadese, rublo russo, peso colombiano, sol peruviano.
Il consiglio è di usare piattaforme come eToro, XTB e Trade.com che risultano essere le più convenienti e sicure.